Pozioni magiche


Abracadabra, Hocus Pocus...
Abracadabra, Hocus Pocus se potessi o posso?
Ma con la fantasia quasi tutto si può fare o far avverare; per questo che nella fantasia ci si convince e ci si spinge ad osare; nella fantasia la mente vaga alla ricerca di quel benessere dove rilasarsi, dove distendersi, dove affondarsi misteriosandose ed introvabilemente.
E fantasticando, perdersi in quell’incantesimo dove basta un pizzico di polvere magica per soddisfare e appagarsi di essere fra la schiera degli eroi.
Ecco dunque che nella fantasia io mi trasformo in mago come Merlino o Morgana come la fata turchina o la strega fattucchiera del bosco incantato, io mago o un folletto o uno stregone o un’ombra che senza corpo si inoltra fra le segrete delle pagine di un libro d’avventura e inizia, nel silenzio del tempo fermo a manipolare le frasi, a scomporre gli aggetrtivi, a sostituire i pronomi, a stropicciare i verbi.
Il caos... Le sillabe che protestano per l’invasione silenziosa ma insistente di nuovi aforismi, di nuovi accenti, di nuove desinenze, gli articoli che cavalcano l’attributo e spingono l’effetto passivo del complemento a cammuffarsi in un paradigma astratto che percuotendo la sintassi genera un movimento sussultorio informe e scombinato sulla schiena grammaticale della percezione linguistica che paradossalmente invece di arroccarsi sul principio proprio del principio vero di un principio primo si accontenta anche di una posizione secondaria purchè non distante dalla posizione chiave o da una alternativa distinguibile purchè sia diversa dalle altre, fin anche a soddisfarsi di una sudditanza mista, partrigiana o patriottica o rivoltosa, forse meglio dire rivoluzzionaria, non nel concetto di rivolta a rivolta della rivolta bensi nella posizione in cui l’osservazione della stessa la proietti appunto rivolta verso e non contro il verso proprio per attenuare la formazione di versi o schiamazzi che ammochiano l’apparente posizione di rivolta...

Forte questo miscuglio!
Ho come la vaga sensazione di essermi spinto troppo in là nel descrivere la simulazione ma ho la soluzione:...
Ne ho bevuta troppa di questa tisana
Non era da bere?
Era da darla da bere?
Nessun problema rimedio subito:
Abracadabra, somarello e un po’ monello, metti a posto sto bord...

Carabule di un muscat, dut a ponte sto patrac




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Pozioni magiche

Foglie d’ortica in acqua sorgente
Succo di fragola e dell’ametista il lontano oriente
Per chi ti chiede quel po’ d’orgoglio
Al fuoco aggiungi le rosse bacche dell’agrifoglio
Mescola piano con attenzione
Ribolla il fuso nel pentolone
Batti sul ferro dell’illusione
Prendi il vapore della pozione

Piume di corvo, polvere d’argilla
E nell’impasto coda di rospo ed una favilla
Per chi ti chiede gioia e fortuna
Aggiungi al fuoco un cucchiaino di sabbia bruna
Mescola piano con attenzione
Ribolla il fuso nel pentolone
Batti sul ferro dell’intenzione
Poi versa tutto dal tuo balcone

Soffio di vento chicco di grano
Bacche d’autunno con il presagio di andar lontano
Per chi ti chiede un’avventura
Al fuoco aggiungi la fretta innata di chi ha premura
Mescola piano con attenzione
Ribolla il fuso nel pentolone
Batti sul ferro dell’aquilone
Goccia a goccia in ogni stazione

Un seme acerbo di melograno
Il profumo intenso di quel sogno rincorso invano
Per chi ti chiede l’eterno amore
Del drago aggiungi la fiamma viva del suo ardore
Mescola piano con attenzione
Ribolla il fuso nel pentolone
Batti sul ferro del batticuore
Questo è il filtro del vero amore

Ultima strofa ultima pozione
Di tutti i filtri questa è la sola senza condizione
Aglio e cipolle, verdure d’orto
Sofferte adagio da mano esperta che ha raccolto
Mescola piano fai attenzione
Ribolla il fuso nel pentolone
Mescola piano non è una pozione
Ne magico filtro: è minestrone

Mescola piano fai attenzione
Ribolla il fuso nel pentolone
Mescola piano fai attenzione
Aggiungi il sale al minestrone
Mescola piano fai attenzione
Non è un filtro né una pozione
Mescola piano fai attenzione
È nostra cena, è minestrone










Carabule country: I senza storia