Calze e calzetti
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Calze e calzetti
Quando il freddo mi gela i piedi
Allora non ragiono più
Quindi è giusto che un pensiero
Sulle calze scenda giù
Quanti passi noi facciamo
Per andar di qua e di là
Ma fra i piedi e le scarpe
C’è anche chi li conterà
E alla sera quando il sole
Quando il sole non c’è più
Come l’oste su quei piedi
Li conto io o li conti tu
Farà la somma di quei passi
Che ho fatto io che hai fatto tu
Porto calze di cotone
A righe rosse e a righe blu
A me piacciono scombinate
Perché scaldano di più
Ma le calze delle fanciulle
Han qualcosa che si sa
Mentre scaldano quei piedi
Li rivestono di beltà
Quando poi una smagliatura
Dal tallone salta su
Che fantastico pensiero
La cerco io o la cerchi tu
Seguir quel filo fino in cielo
Lo prendo io o lo prendi tu
C’è chi i passi se li conta
Anche quando è in ascensore
C’è chi invece se li aggiusta
Col passare delle ore
C’è chi passa la notte in piedi
A camminare dentro ai sogni
C’è chi invece piano piano
Posa i piedi sul divano
Ma le calze sempre in mezzo
Non han tempo di poltrire
Come l’elmetto del soldato
Lo porto io o lo porti tu
Sono il calore innamorato
Lo bacio io o lo baci tu
Quanti passi abbiamo contato
Fra i merletti di Cantù
Quanti giorni camminato
Fra gli sterpi e quei bambù
E mentre guardo nei tuoi occhi
Che son belli come non mai
Ho già le calze nella mano
E sento puzza ormai di guai
Col respiro quel respiro
Che s’affanna sempre più
Sarà gruviera o parmigiano
Sarà che non respiro più
Gorgonzola al pecorino
Sei in apnea pure tu
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