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Un Paese


A proposito di campanili… Se non si può definirlo come il suo volto, è certamente la punta del suo naso; custode indiscusso di ogni singolo odore, guardiano attento di tutto ciò che vive, cresce o muore dentro il recinto della sua ombra, un faro per chi arriva e una lacrima per chi parte. È Un emblema, uno stendardo, una cicatrice inconfondibile, un segno di distinzione, un monito e una culla, ovvero è la sua identità…

- Ma di chi? Di chi? Di chi? Mi fa incazzare quando non mi si dice di chi si parla! -
- In generale, si fa per dire... -
- Si fa per dire un corno! Si fa per dire –
- Ma del paese, no!?! –
- Quale? Quale paese! -
- In generale, si fa per dire... -
- Si fa per dire un corno! Si fa per dire –
- Del tuo! Ti va bene così! –
- No che non mi sta bene! Non mi sta bene no! –
- Allora diciamo di tutti gli altri al di fuori del tuo. Meglio? –
- Si, no, ni, so… No, no, no… Alludi tu alludi… Chi vuoi prendere in giro. Alludi tu a l l u d i! -
- Alludo? Alludo a chi? –
- Vedi, vedi, vedi… Vedi! Ti fa incazzare quando non ti si dice di chi si parla! -
- Ma in generale, no?!? Si fa per dire... -
- Si fa per dire un corno! Si fa per dire –

Grande o piccolo, borgata o cittadina, villa, città, metropoli, il campanile sorveglia, determina, accomuna, scandisce il tempo e dall’alba al tramonto è pronto a esaltare i pregi e a celare i difetti. Così sotto quest’ala protettiva il paese vive. Prospera coltivando le sue tradizioni, i suoi modi, i suoi santi, le sue peculiarità esclusive, quello specchietto per allodole che lo faccia brillare.

- Poi metaforicamente parlando –
- Metaforicamente parlando dillo a qualcun altro! -
- Ma è un idioma -
- Ora pure insulti! Sai che ti dico: cretino! –

In fondo, senza alludere a nessuno, ognuno di noi, se si può dire, è un campanile, io, tu, lui, ché nella nostra specificità ci distinguiamo.

- Lui.. un campanile?, Questa si che è bella… Lui? Che è più basso della canonica! -
- Aspetta un momento, sarò anche basso ma ho delle campane potenti che arrivano ben oltre le tue –
- Ma che suonano sempre cinque minuti dopo le Nostre… Allabonoramartino! –
- Ah no! Siete voi che avete l’orologio avanti, anzi, con la scusa di essere sempre i primi, avete anticipato di un giorno anche l’ora legale! -
- Noi?! Se ti ricordi bene, anche alla radio hanno confermato che è stato doloso! D o l o s o! -
- Ancora con la storia dell’ora legale… Che barba… -
- Taci tu, che era anche uno delle tue parti -
- E ne siamo orgogliosi!, Ci facciamo pure la sagra… Una roba in grande, venerdì, sabato e domenica: dove tutti cercano di mettere un’ora avanti l’orologio degli altri… E chi alla fine risulta il più allocco, paga pegno! -







Carabule country: I senza storia