Presto che è tardi



Presto che è tardi

Presto il gallo canta la mattina
Troppo per la notte piccolina
Nel rumore delle strade
Nell’odore delle case
Si stacca il sogno dai pensieri miei

Forse è solamente un’impressione
O meglio è la solita canzone
Credo proprio d’esser tardi
Spero solo che mi sbagli
Ma il tempo andato non ritorna mai

Un caffè di corsa per le scale
In macchina per strada in un viale
Qui di numeri son tanti
Guarda quanti ne ho davanti
E la conta non finisce qui

Così mi fumo un’altra sigaretta
Condannato ormai da troppa fretta
Dentro al traffico del centro
Sto lottando contro il tempo
Una corsa che non vinco mai

Non ci voleva proprio il funerale
E nel lutto una colonna militare
Proprio adesso che c’è il verde
Mi son perso nelle carte
Nei meandri di questa città

Succede quando ho fretta di arrivare
D’esser spesso fermo ad aspettare
Ogni istante mi è nemico
Ogni ingorgo ha un gusto antico
Alba di una nuova eternità

Ecco finalmente la frontiera
Il sogno ha cambiato ormai bandiera
Quel qualcosa che mi manca
E’ trovar la zona franca
Per comprarmi a poco la realtà

Queste sono solo due parole
Per gridarmi addosso la mia vita
Per sognare ancora
Il silenzio di una strada
E nel sogno quel qualcosa che non ho