Il Forestiero



Il Forestiero

Arrivato con il vento e con la neve
Quattro muri avuti in affitto
I ricordi chiusi in un cassetto
Con i sogni
Polvere di stelle
Fuochi che si bruciano da soli

Sotto i sassi le radici della vita
Nei decotti l’odore delle spezie
Fiori e funghi distillati in bottiglia
E nei vasi
Polvere di foglie
Unguenti per curare le ferite

Una strada lungo il greto di un torrente
Una tana nascosta in mezzo al bosco
Dentro al Bar raccontata dalla gente
La sua storia
Polvere di parole
Chiacchiere di un’ombra senza nome

Una sera seduto al tavolino
Sorseggiando un bicchiere di acquavite
Come gli altri aspettando che il camino
Scoppiettando
Polvere di cenere
Rompesse il velo dell’indifferenza

C’è voluta una botte di vino
Per annebbiare anche l’ultimo mistero
Il suo nome è rimasta “Forestiero”
E a chi serve
Polvere di polvere
A riempire la sua vita era da solo

Fra i vecchi è fra i più vecchi del paese
E le rughe hanno scolpito la sua storia
Vapori d’alcool col profumo dell oriente
Un alchimista
Polvere di fumo
Che al tramonto svaniscono lentamente

Si racconta che ne ha riempito una bottiglia
Di quel liquido colorato che è la scienza
Non per scherno una scritta un aprire
Onnipotenza
Polvere di Dio
Ma dentro al vetro c’era proprio niente

Ma dentro al vetro c’era proprio niente

Ma dentro al vetro c’era proprio niente




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