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Nel silenzio delle torri


La storia ha le sue sfumature, primariamente privilegia gli avvenimenti significativi, quali per esempio: le metamorfosi sociali, i cataclismi, le guerre, le epidemie, le riccorrenti egemonie del potrere che si sovrappongono. Scendendo giù per questa scala, la storia disegna il quadro del tempo che muta, quadro che muta però nel verso e col senso di chi lo impone.
Lascia invece, le abitudini quotidiane, al folclore fiabesco di questa o quella diceria. Eppure le case, i palazzi, i castelli, le città non si costruiscono per incanto, hanno bisogno di tanto lavoro, sacrificio e tempo: di quello stesso identico tempo che qui, stranamente, non muta affatto.

- Alt dogana, niente da dichiarare? –
- Solo sabbia –
- Vada, vada pure –
- Alt dogana, niente da dichiarare? –
- Solo sabbia –
- ok, vada pure –
- Alt dogana, niente da dichiarare? –
- Solo sabbia –
- ok... –
- Alt, ciao –
- Sabbia –
- ok... –
- Ciao -
- Ciao -

Tanto ma tanto tempo dopo... di ritorno alla frontiera.

- Ciao, certo che come muratore hai ancora tanto lavoro? Si intravede la torre di un castello… Deve essere bello grande no? –
- Ma io non faccio il muratore –
- Ah no? Mi sorprendi, mi ero fissato che facevi il muratore vedendoti andare avanti e indietro ogni giorno con la carriola. Ma allora cosa hai fatto in tutti questi anni? –
- Il contrabbandiere -
- Ma se avevi sempre e solo sabbia, l’ho rivoltata non so quante volte!? Ogni tanto ci nascondevi un mattone... perchè poi? –
- Quanti anni son passati? -
- 35 o giu di lì. Con domani sono in pensione -
- Allora te lo dico domani, che in pensione ci vado anch’io -

Da pensionati seduti al Bar...

- Allora dopo 35 anni, cosa contrabbandavi? -
- Adesso te lo posso anche dire: contrabbandavo carriole! -

Ed è proprio in una di queste frazioni di tempo che nascono e si dilagano le leggende. All’incirca dopo l’anno 1100 una grande leggenda si diffuse in tutta Europa e anche in Friuli ebbe un forte clamore, coinvolse le abitudini, scardinò delle usanze, impotò nuovi nomi. Non c’era menestrello che non ne avesse una sua versione e anch’io, come loro, ne ho una mia.

Di che leggenda si tratta?

La leggenda di Mago Merlino

Eppure, la storia non ne ha riscontrato traccia, pur essendo presente ovunque negli ingranaggi di quell’epoca: dal IV al V secolo d.c. Ancor oggi la prima ristrutturazione di Stonehenge viene attribuita a Mago Merlino, ma della sua esistenza reale nemmeno un’ombra, scomparso nel nulla o rinchiuso, come la leggenda narra, nel vento; come pure il castello o la reggia di Camelot anch’esso misteriosamente celato.
Diverse invece le testimonianze di Re Artù, Ginevra, Ygraine, Lancillotto, Morgana, Escalibur, Tintagel, resti tangibili di una leggenda realmente vissuta.








Carabule country: I senza storia