Lancillotto del Lago


Lancillotto del Lago, la sua origine è incerta, la Dama del Lago lo alleva e l’addestra nell’arte marziale della spada, lo cresce soldato e lo spinge verso colui che diverrà il suo più grande amico: Atrù. Nella leggenda, interpreta questa difficile parte: l’amico, quello vero, quello che, anche se non con gli stessi ideali di Artù, ma certamente condividendo le stesse finalità.
Artù lo incontra, chi dice ancora ragazzo durante il suo segreto soggiorno presso un castello devoto a Merlino, chi lungo la strada verso Camelot, in questa occasione si narra che fu anche l’unica volta che Lancillotto e Atrù si affrontano in duello, in palio l’alleanza incondizionata verso Artù. Lancillotto sconfigge Artù in quella schermaglia, ma ugualmente si offre volontario per aiutarlo nelle sue imprese.
Abile con la spada e altrettanto in sella al cavallo, Lancillotto inventa un nuovo modo di fronteggiare il nemico in battaglia: la cavalleria, da cui deriva il termine cavaliere e ancor oggi in Lancillotto si condensa lo spirito di questo corpo militare.
Veste sempre di bianco e senza insegne, considerando la sua spada è al servizio del re.
Artù non ha dubbi, l’alleanza con Lancillotto si trasformerà presto in amicizia, infatti Lancillotto scorterà Ginevra, con il corredo nuziale: la “Tavola Rotonda”, dal tempio della Dama del Lago alla corte di Artù dove, proprio nel giorno delle nozze, verrà proclamato il campione di Ginevra e difensore dei suoi colori nei tornei, ma sarà anche il suo amante, e infine giungerà da impavido guerriero a strapparla dalle fiamme del rogo.
La sua amicizia con Artù è sincera e decisa anche quando le avversità lo costringeranno all’esilio, Lancillotto verrà condannato come Ginevra per alto tradimento alla corona. Condanna che Artù non accetta ma che deve subire, l’unità dei cavalieri è frantumata, il complotto elaborato da Morgana è micidiale, spolperà Artù di molte delle sue alleanze e quella con Lancillotto è, fra tutte, quella più pericolosa per lei e il figlio Mordred. Quindi userà proprio l’amore come arma dirompente fra i due amici.
Se tutto ha un inizio, tutto ha anche una fine, così quando Artù bevendo dal Graal s’accorgerà che il suo regno è assediato da una meschina cospirazione e che gran parte delle accuse mosse contro i suoi più cari affetti sono pretesti per detronizzarlo, accetterà di affrontare in battaglia Mordred, sperando che l’amico Lancillotto accorra per l’ultima volta in suo aiuto.
A Sarum l’ultimo incontro, l’ultimo abbraccio, ma anche un risoluto addio. Lancillotto non accetta scuse, è accorso per porre fine, non vuole voltar pagina per un’altra speranza ma espressamente per chiudere l’intero libro senza nessun’altro appello.




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Lancillotto del Lago

Ancora insieme stessa direzione
Mentre nel vento si gonfia l’illusione
Come quando verde la nostra primavera
Montava ebbrezza al profumo della sera
Poi il tempo è andato col suo mutare
Di limpido cielo o di scuro temporale
Ma sempre in groppa a bramare la preda
Di quando il giorno inseguiva una chimera

Furono battaglie su campi arati
Fra l’erba alta di prati abbandonati
Col drago rosso della tua bandiera
Per questa terra mai più prigioniera
Quanti ricordi per quella spada
E quante notti avvolti di rugiada
Per quel domani tutto da inventare
Senza più guerra o sangue da versare

Venne l’amore per la più bella
Per quel sorriso lucente come stella
Rubando i cuori la nostra Regina
Ci volle accanto come il sole la mattina
Matrigna invece la luna nera
Ti scelse amante quella fattucchiera
E per quel figlio così agognato
Tanto l’hai protetto quanto poi lui t’ha odiato

Sentenza avversa, di tradimento
Tu eri reo dello stesso tuo tormento
Ma sempre ligio quasi penitente
La fede cieca di un essere credente
Questa ferita brucia nel dolore
La tua clemenza pungola il rancore
Quando ho raccolto questa chiamata
Gustavo il miraggio avuto nell’andata

Nella schermaglia non ho rivali
E non c’è spada che abbia altri uguali
L’ideale è la carne soldato per la guerra
La pace lo spegne ricoprendolo di terra
Ora dimmi soltanto chi ci ha tradito
E a che scopo combattere il tuo nemico
Quale futuro dobbiamo lasciare
Se i nostri figli sono legna da bruciare










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