Morgana


Figlia di Ygraine e del Duca di Cornovaglia, ancora bambina, assiste impotente all’inganno di Mago Merlino che mentre suo padre il Duca Gorlois affrontando le truppe del Re Uther, tragicamente muore, lo stesso Re Uther, beffando le guardie camuffato magicamente nelle sembianza del Duca, giace amorosamente con sua madre Ygraine.
Questa unione extraconiugale, meglio dire queste corna regali, porteranno alla luce Artù che, ancor neonato, sarà consegnato a Mago Merlino come pegno, per l’incantesimo, di quella scappatella.

- Artù è un bastardino? -
- Non prorio, Uther sposerà Ygraine. Aveva inseguito il Duca solo perchè innamorato di Ygraine, non voleva abbandonare il suo amore, non aveva intenzione di sconfiggere Gorlois. Anzi, dopo le nozze chiariti gli equivoci, strinse patti di alleanza e amicizia con il figlio del duca erede legittimo sul trono del padre -

Attratta dall’arte magica e dalla stregoneria, Morgana, maledì Merlino con un sortilegio: una giovane donna innamorerà l’anziano cuore di Merlino rubandogli tutto il suo sapere e con la stessa magia lo rinchiuderà in una tomba, una tomba nell’aria dove sospinta dal vento non avrà più pace.

Ma essendo avida di potere e decisa a predominare come regina, Morgana seguirà Merlino ovunque per scoprire dove sia stato nascosto Artù perchè quando sarà in età, con lo stesso inganno, lo vorrà possedere per generare Mordred, l’anti Re.

Merlino e Morgana, le due facce della stessa medaglia che si combattono e si contendono con pozioni, filtri e stregonerie, le sorti di quel delicato equilibrio sociale. Chi a difesa di un principio morale di uguaglianza chi come baluardo di una sovranità imperiale consacrata e divina.




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Morgana

Figlia di Ygraine e del Duca di Cornovaglia
Intreccio di bellezza avvolto nell’eleganza
Ma dentro questo incedere di reale discendenza
Si nutre nel veleno la sua vera dipendenza
Lo vedi in quel sorriso che ammalia sulle labbra
Lo senti nel respiro che s’allunga sulle braccia.

Ma se non te ne accorgi e ti perdi nel suo sguardo
Come fiore reciso ti ruberà il tuo maggio
Il cuore non le serve per dividere un amore
Quello che più l’appaga è il profumo del potere
Così senza più indugi lei getta la sua lenza
Alcova e desiderio qual’ è il prezzo della decenza.

Se è di me che stai parlando Morgana è il mio nome
Io sono della notte l’ultimo rancore
Quell’ansimare rauco sortilegio di un presagio
Cadrà dentro al mio letto come il seme più malvagio
Così che quel Merlino che tanto si da pena
Avrà un altro fardello da portare sulla schiena.

Quand’ero ragazzina venne sotto alle mie mura
Sperando che la notte lo coprisse di censura
Venne con il Re in Duca trasformato
A consumare l’amore in una notte di peccato
Così che quel vagito riscatto nell’aurora
Vivesse nell’inganno di un figlio senza dimora.

Artù figlio di Uter, fratello mio di sangue
Lo colsi quella notte, mi colse come amante
Adesso un’altra ombra sta crescendo nel mio ventre
Sarà figlio di Re sarà ancora più potente
Merlino quel tuo inganno avrà la mia vendetta
L’oblio di un amore in una gabbia troppo stretta.

Se la storia ci vorrà portare di fronte al nostro dio
Vai pure come mago che la strega la faccio io
Matrigna la tua ombra che avversa la mia sorte
Ribolla nell’infuso il respiro della morte
Vapore di un disprezzo l’ultima pozione
Prendi questo filtro, è la mia maledizione.










Carabule country: I senza storia