Ago e filo


E fu di nuovo Hospedale.

Le astine dei microfoni vanno benissimo per appendere le flebo, e di tanto in tanto una canzone per rendere la degenza dignitosa non è da considerare una disgrazia... Il perchè i gatti hanno 9 vite è presto detto: più le cercano più ne trovano. Così dopo una goduriosa bevuta di concime per fiori, che ha infiammato le ire dei vicini, caro micione ecco la tua diagnosi: avvelenamento da potassio e zolfo con calcio contundente alle costole con ascesso sanguinolento, perdita di 1 o 2 vite che avevi accumulato e alla prossima bravata come questa, nessuna speranza di cavartela con un miao, miao, non mi sento molto bene...

Il peggio è che questa esperienza non sarà associata alla bevuta ma solo alle bastonate prese, speriamo sia sufficente a tenerlo lontano dai fiori in vaso.

Così la mia sala prove è anche una corsia Hospedaliera per gatto goloso, poi c’è il fratello che a intervalli più o meno regolari viene a vedere coma sta, poi c’è la zia cagna che arriva a leccarlo sul muso, poi io infermiere maldestro che si arrabbatta... (le ho messe tutte doppie con un unica vocale ma non credo sia il massimo della perfezione)

- Oh che bello è l’ora della puntura! -
- miaaaao. -
- Rilassati che non ti faccio niete... -
- MIAOOOOOOOO!!!! -
- Cazzo! Ma che pelle hai? Cemento! Si è storto l’ago! -
- MIAO! -
- Non guardarmi così... Devo farti la puntura. -
- Miao? -
- Non si può per bocca ti sei tutto bruciato la lingua. -
- Miao?! -
- Cosa? -
- Miao!? -
- No no non mi freghi... -
- Miao. -
- Allora, la dottoressa ha detto di prebdere la pelle così, pintare la siringa qui e spingere con decisone, visto, ecco fatto, l’ago è entrato ora bisogna spingere dentro il licquido che, come vedi, non ne vuol sapere di abbandonare la sirigna, devo aver piantao l’ago nel grasso, riproviamo da un’altra parte! -
- MIAO! -
- Perchè mi grardi come per dirmi che non so fare le punture? -
- MIao. -
- E’ più brava la dottoressa? -
- MIAO! -
- Hai bevuto il concime, allora zacchete puntura e ti è andata bene, ... ci sono riusito, ... puntura fatta, non te ne sei nemmeno accorto vero? Dimmi? Vero? -
- CACTUS! -

Da: Dialogo tra me e il gatto, prima notte di degenza. -




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Ago e filo

Ogni tanto mi fermo ad osservare dove il fiume s’abbraccia con il mare
La turbolenza delle onde quel riflusso che le avvolge e le confonde
Poi lo sguardo da quel flutti prende il volo sulle ali dei gabbiani
E trova casa lassù nel cielo fra le nubi e l’arcobaleno
E torno a casa lassù nel cielo fra le nubi e l’arcobaleno

Prigioniera nel torrione di ponente piangeva al vento una fanciulla
Ché il suo cuore s’era strappato nelle spine d’un amore ormai perduto
Per ridarle il suo sorriso la rugiada ho raccolto da ogni fiore
Ma ago e filo dovrò cercare per lenire il suo dolore
Con ago e filo dovrò cucire ogni lembo del suo cuore

Preso a nolo sulla groppa d’un bisonte ho chiesto il filo all’orizzonte
Perché regga saldamente le avversità di un destino irriverente
Mentre l’ago per mia fortuna l’ho avuto in dono dalla falce della luna
Sorridi ancora oh mia regina con ago e filo sarà come prima
Sorridi ancora al tuo soldato con un cuore innamorato

Un dragone era a guardia della torre legato al collo da una catena
Era triste e sconsolato ché anche l’ombra di lui s’era scordato
Avevo in tasca una cicala che intonava una canzone
Con la chiave di violino l’ho liberato dalla sua prigione
Così felice di volare dalla mia bella mi volle portare

Il vociare di un’ingiuria tracotante s’infilò come un ratto in quel frangente
Per ridarmi al mio presente a questo schifo di mondo impertinente
Che dei sogni di un bambino non ha posto nemmeno nel cestino
Seavessefatto gli affari suoi sarei dentro gli occhi tuoi
Nonmavessedetto che non ci sei saresti dentro gli occhi miei

Seavessefatto gli affari suoi saresti dentro gli occhi miei
Nonmavessedetto che non ci sei sarei dentro gli occhi tuoi










Carabule country: I senza storia